Post in evidenza

Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con ch

Taranto: una passeggiata nella città vecchia tra la Ringhiera e la Marina


Taranto è la città che è nel mio cuore e nella mia anima. La città che mi ha visto nascere, che mi ha visto crescere; la città dove la mia famiglia ha le radici, in una di quelle case racchiuse tra la marina e la ringhiera.

I mille ricordi emersi, uno dietro l'altro, usciti da scatole dimenticate in soffitta, mi hanno ricondotto a un tempo - che ora mi sembra troppo lontano - passato nella spensieratezza, nella consapevolezza e forse anche certezza che nulla avrebbe potuto separarmi da lei.

Così non è stato.

La marina della città vecchia di Taranto

Come dei flashback rivedo le immagini indelebili della mia infanzia legati alla città vecchia, dove abitava la nonna paterna, in uno di quei vicoli così stretti che un raggio di sole faceva fatica ad entrare.

Vicoli così stretti che ti sembrava di abitare insieme con i vicini della casa accanto e nel palazzo di fronte. 
Non è difficile pensare che si conoscessero tutti. 


La città vecchia di Taranto, dalla Marina alla Ringhiera 

Taranto ha la capacità di entrarti nel sangue, per sempre; di stordirti per la sua bellezza unica e irripetibile; di ammaliarti come una sirena seducente adagiata languidamente sulle rive dei suoi mari.

Il mar Piccolo e il mar Grande sono l'essenza di Taranto. La loro energia costituisce il potente motore che fa muovere un'intera città, come quello che spinge le imbarcazioni dei tanti pescatori che affollano la marina di Taranto nella città vecchia.

La città vecchia a Taranto è un'isolotto allungato che si estende dal Ponte Girevole al Ponte di Pietra ed entrambi la collegano alla terraferma.



Il ponte Girevole visto dal mar Grande di Taranto

Il ponte di Pietra visto dal mar Piccolo di Taranto

Per questo la sua particolarità è quella di avere due fronti diversi affacciati sul mare. 
La Marina è la costa interna, quella che si trova sul mar Piccolo e dove i pescatori locali svolgono la loro attività marittima giornaliera. 

Le barche e i pescherecci colorati fanno da cornice lungo le banchine e i piccoli pontili che si sporgono nel mare. 
Mi piace veder lavorare i pescatori che ripuliscono i loro natanti e riparano le reti ammassate a terra.

La Ringhiera è la costa esterna - più alta rispetto alla Marina - sul mar Grande. 
Ospita piccoli porticcioli che accolgono le imbarcazioni da diporto di appassionati di pesca sportiva e di chi ama prendere solo il sole d'estate al largo. 

A volte attraccano yacht di ricchi armatori che ci fanno sognare una vita mondana lontana dalle nostre abitudini. Sognare non costa nulla. 

Il molo Sant'Eligio si trova dal lato della Ringhiera sul mar Grande di Taranto

Taranto, una passeggiata nella città vecchia tra i due ponti

Una passeggiata nel centro storico di Taranto si fa rigorosamente a piedi o facendo una delle visite guidate con l'ape calessino, magari scegliendo, tra i tanti, il tour Falanto che parte dal Castello Aragonese e gira per tutta l'isola
È una esperienza insolita e divertente.

La nostra passeggiata, invece, parte dal ponte di Pietra e segue la Ringhiera fino al castello. Si comincia da qui, perché non si può restare insensibili quando davanti agli occhi si spalancherà la distesa di acqua del mar Grande.  

Affacciandosi alla Ringhiera, accarezzati dalla brezza marina, sulla sinistra, si vede Taranto che dal Castello Aragonese si affaccia ad arco sul litorale fino a Capo San Vito. In acqua, al largo, stazionano navi mercantili e navi militari,ormai sagome famigliari per noi tarantini.

A metà percorso vi invito a sedervi. Sostate un momento ad ascoltare le onde che si infrangono sugli scogli sottostanti e a guardare gli stridenti gabbiani che volano in cerchio in attesa di fiondarsi in mare alla ricerca di cibo. 


Vista dalla Ringhiera sul mar Grande di Taranto

Mentre vi deliziate del panorama sul mare, alle spalle la città vecchia mostra i suoi scorci storici, pronti ad essere visitati. 

Il cuore della città vecchia è un dedalo di viuzze e piccoli slarghi. Le scalinate distribuite lungo tutta la parte longitudinale dell'isola vecchia, compensano il dislivello tra la Ringhiera e la Marina, unendo perpendicolarmente le vie principali che la tagliano appunto per tutta la lunghezza. 

Via Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele II sono le strade esterne che la racchiudono ad anello e sono le uniche che possono essere percorse dalle auto e gli autobus.

Le strade interne sono via di Mezzo e via Duomo che rappresentano il nucleo centrale attivo della città vecchia di Taranto.
È ricco di storia, cultura e arte, tre elementi espressi dalla presenza di ipogei, chiese, palazzi nobiliari e resti archeologici di grande pregio. 

La chiesa di San Domenico Maggiore da dove esce la processione dell'Addoloratane durante i riti della Settimana Santa


Concludo pensando che 

In 30 ettari di terreno, in cui si racchiude l'intero centro storico di Taranto, c'è un tesoro (nascosto) di inestimabile valore - ahimè!- ancora poco valorizzato sia a livello di conservazione dei beni che a livello turistico.

Alcune abitazioni sono fatiscenti e fanno a pugni con i palazzi recuperati e ristrutturati che le danno lustro. 

L'abbandono a sé stessa è evidente. Questo non fa altro che alimentare attività poco lecite da parte di residenti (per fortuna pochi) che si contrappongono ai tanti che cercano di far emergere la bellezza che prepotente affiora da ogni parte. 

Una bellezza che sovrasta le brutture e che mi fanno dire: "Si, venite a Taranto e non ve ne pentirete."

Come dicevo all'inizio di questo post, non nascondo quanto io sia legata a questa città, come le mie radici siano profonde e salde in questa terra. 

La guardo con occhi amorevoli, fatelo anche voi.


Commenti